POSTI ESAURITI
Bologna il 6 ottobre alle ore 14:45
VISITA GUIDATA della MOSTRA ANTHROPOCENE presso il MAST.
Per chi non avesse avuto occasione di visitarla Anthropocene è un progetto artistico che indaga l’ormai indelebile impronta umana sulla Terra attraverso le straordinarie immagini di Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier. Combinando fotografia, cinema, realtà aumentata e ricerca scientifica, i tre artisti danno vita a un’esplorazione multimediale di grande impatto visivo che documenta i cambiamenti determinati dall’attività umana sul pianeta e ne testimonia gli effetti sui processi naturali.
Avremo a disposizine una guida riservata che ci aiuterà a comprendere il senso profondo delle immagini e dei contenuti esposti che con grande impatto emotivo mostrano il nostro meraviglioso pianeta profondamente ferito da un'umanità ingombrante e spesso inconsapevole del proprio impatto sul pianeta.
I contenuti, grazie alla realtà aumentata e alla presenza di video installazioni immersive sono adatti anche a bambini a partire da 6 anni.
Se volete potete premunirvi sul vostro smartphone dell'app. AVARA per fruire liberamente dei contenuti virtuali disponibili oppure potrete utilizzare i tablet preconfigurati disponibili lungo il percorso di visita.
A partire dalle ore 16:00 sarà inoltre possibile visionare il FILM DOCUMENTARIO Anthropocene: The Human Epoch, codiretto da Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier ed Edward Burtynsky e realizzato nell’arco di quattro anni. una riflessione cinematografica sul massiccio intervento dell’uomo nella riconfigurazione del pianeta. Il film della durata di 1h 30 min verrà proiettato al termine della visita ed è anch'esso è adatto a tutta la famiglia.
Tutte le proposte sono gratuite.
Il MAST. Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia è un centro polifunzionale e spazio espositivo realizzato a Bologna dalla omonima Fondazione MAST dell'imprenditrice e filantropa Isabella Seragnoli. Ospita sia collezioni permanenti che mostre temporanee.
Il ritrovo è previsto direttamente presso il MAST. Via Speranza, 42 alle 14:30. Per chi vuole offrire un passaggio in auto o chiederlo è possibile specificarlo nella mail di risposta alla presente.
2019 VISITA GUIDATA A MONTE BATTAGLIA E MUSEO DELLA GUERRA E DELLA LINEA GOTICA
Quest'anno abbiamo optato per una destinazione storica e tecnologia, il museo della guerra di Castel Del Rio preceduta da una visita guidata in uno dei più noti teatri di guerra della nostra zona, Monte Battaglia.
Domenica 23 giugno 2019 - Programma
- bambini fino a 12 anni non pagano
- famiglie con almeno un socio di ScienzaE in regola con la quota associativa 2019, tutte le attività sono gratuite. E' possibile rinnovare la quota 2019 in loco (26€)
- non associati, ingresso al museo 4 €, visita guidata 4 €
2018 OASI DELLE CICOGNE E MUSEO MALMERENDI - FAENZA
A conclusione di questa bellissima giornata vi proponiamo questo bellissimo filmato di Matteo Mantovani, un nostro giovane associato e promettente videomaker
Come ogni anno vi proponiamo una gita in nostra compagnia alla scoperta dei siti culturali di carattere scientifico nel nostro vicino territorio.
Quest'anno l'appuntamento è per domenica 10 giugno 2018 a Faenza per incontrare da vicino le meravigliose Cicogne e per scoprire la collezione di scienze naturali del Museo Malmerendi.
Ore 9:30 L'OASI DELLE CICOGNE Via della Boaria, Faenza RA
Da anni Faenza è conosciuta per essere un sito privilegiato di sosta di questi affascinanti e simpatici animali, che a partire dagli anni cinquanta sostano stanziali oppure trovano riparo lungo la percorrenza dell’antica rotta migratoria della cicogna in Italia. Il tutto è nato nel 1956, per iniziativa dell’industriale faentino Roberto Bucci e del suo suo giardiniere Carlo Gulmanelli, grandi appassionati e amanti degli animali. Insieme iniziarono a favorire la nidificazione delle cicogne a Villa Sirene e solo dopo anni di tentativi, finalmente, due esemplari grandi e robuste si inserirono e si adattarono. Altri esemplari vennero poi allevati negli anni successivi.
Così questa idea fantasiosa oggi viene portata avanti dal gruppo di volontariato "Amici delle Cicogne" che hanno in gestione l'area rinaturalizzata e centro didattico "Oasi delle cicogne" con gli aiuti del Comune di Faenza, di volontari e da imprese privati.
Circa una trentina di esemplari sono ormai stanziali ed altri arrivano di passaggio o a nidificare. Giugno è proprio la stagione giusta per vedere i nidi con i piccoli e i maestosi voli delle cicogne! Ma non solo, ci sono anche aironi cinerini in volo ed altri grandi e piccoli volatili all'oasi da vedere soprattutto quando arrivano per il momento dell'alimentazione. Il sito è anche CENTRO RECUPERO AVIFAUNA SELVATICA e ospita e cura numerosi animali selvatici in cura.
Ore 11:00 Museo Malmerendi Via Medaglie d'oro, 51, Faenza
Il Museo di Scienze Naturali faentino è l'Istituto scientifico naturalistico più importante e ricco della provincia di Ravenna. Ospita ricche collezioni ornitologiche, entomologiche e zoologiche.
Quest’ultima frutto del recupero di esemplari periti in seguito ad incidenti stradali o a bracconaggio sul territorio faentino.
E così possiamo ammirare: una coppia di daini, di caprioli e volpi e anche esemplari di istrice, faina, donnola, puzzola, nutria e visone rinselvatichiti, scoiattolo e vari altri micromammiferi.
C'è poi una sezione dedicata ai fossili, alle rocce ed ai minerali del territorio. Al Museo troviamo anche un blocco calcareo di provenienza alpina con impronte di dinosauro e il cranio di mammuth completo ma disarticolato, rinvenuto nelle "sabbie gialle" di Oriolo di Faenza.
PROGRAMMA
Rinnoviamo l'invito a tutti i soci e non soci a partecipare Domenica 11/06 all'escursione nella grotta del Farneto all'interno del parco dei Gessi Bolognesi, in località San Lazzaro di Savena e a seguire nel pomeriggio visita guidata al museo della preistoria "Luigi Donini" sempre a San Lazzaro.
GROTTA DEL FARNETO
La Grotta del Farneto rappresenta uno dei più conosciuti e importanti insediamenti preistorici del Bolognese, anche grazie al fatto che la sua prima esplorazione venne fatta nella seconda metà dell’Ottocento.
Scoperta nel 1871 da Francesco Orsoni, che qui spese gran parte della sua tormentata avventura umana, con la sua imponente stratificazione archeologica addossata alla parete esterna, presso l’imboccatura principale, e con altri ritrovamenti nelle concamerazioni interne, la grotta mostra di essere stata frequentata per tutta l'età del Bronzo.
Nonostante la grande quantità di resti archeologici, di semi e di ossa che ci informano sui più svariati aspetti della vita quotidiana dei suoi frequentatori, l'anfratto non ha mai ospitato un abitato a carattere fisso, quanto una serie di ripari, visitati stagione dopo stagione e utilizzati come residenze temporanee da gruppi dediti alla pastorizia e alla caccia.
Alle pratiche pastorali, che potevano comportare la permanenza in loco anche per alcuni mesi, si riferiscono ad esempio i vasi forati per la lavorazione dei latticini e i frammenti di argilla cotta utilizzata per intonacare strutture divisorie per la recinzione e la stabulazione degli animali.
MUSEO DONINI
Il Museo della Preistoria “Luigi Donini” di San Lazzaro di Savena nasce e si sviluppa in stretta e profonda connessione con un territorio ineguagliabile sotto il profilo delle emergenze naturalistiche ed archeologiche: l'Appennino bolognese.
Suo titolare è il Comune di San Lazzaro di Savena, che lo ha rifondato e riaperto al pubblico nel 1985.
Il Museo illustra, attraverso un’esposizione ricca di suggestioni, due tra le più significative realtà di quest'area: l’ambiente, inteso come insieme di valori naturalistici e paesaggistici al cui centro si collocano gli affioramenti dei Gessi Bolognesi, e le testimonianze del primo popolamento umano.
I reperti esposti, tutti di provenienza locale, ci raccontano del tempo remoto, quando le vallate del Savena, Zena e Idice erano popolate da grandi animali selvatici, da uomini cacciatori e raccoglitori e, con il passare dei millenni, dalle prime comunità stanziali.
2016 Gita scientifica dedicata all'Associazione ScienzaE ai suoi associati e simpatizzanti
Escursione guidata dedicata al birdwatching al Delta del Po - Domenica, 12 giugno 2016
Il Parco del Delta del PO è una delle aree più ricche in biodiversità dell'intero paese, dal 2015 riconosciuto anche come Sito MAB UNESCO. Santuario ornitologico, è possibile osservare numerose specie di uccelli stanziali e migratrici così come un patrimonio di più di 1000 specie botaniche. La diversa profondità delle acque che si possono trovare nelle Valli e nella Pialassa caratterizza anche la tipologia di avifauna e le specie botaniche presenti. In zone con acque più profonde possiamo trovare cormorani e svassi, uccelli che prediligono acqua profonde per potersi tuffare nella cattura del cibo, oppure rallidi come le folaghe o le gallinelle d'acqua. Man mano che la profondità dell'acqua diminuisce troviamo le anatidi che si alimentano immergendo solo la parte superiore del corpo come i germani reali, canapiglie, mestoloni, alzavole, codoni, moriglioni, volpoche. In acque bassissime o assenti troviamo numerose specie di uccelli anche se i limicoli la fanno da padrona: avocette, pettegole, pittime, chiurli, piro piro, cavalieri d'Italia, pantane, beccacce di mare, combattenti e pavoncelle. Aumentando di taglia invece troviamo le spatole, gli aironi cenerini, aironi bianchi maggiori e garzette, per finire con l'immancabile fenicottero che vive in colonie ormai diventate stanziali. Sopra le valli o appollaiati sui rami dei pochi alberi presenti è possibile vedere poiane, falchi di palude, gheppi e qualche volta albanelle. Il paesaggio delle valli è anche ricco di testimonianze culturali della civiltà contadina e del mare da riscoprire ricordando metodi tradizionali di pesca, coltivazione e vita materiale. |
per informazioni sul programma - Per informazioni cell: 339 2588666 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.